TESTI & DOCUMENTI
Gianni Celati

Memoria su certe letture (1980-81)
Note per un articolo mai concluso

di Gianni Celati
Quando avevo vent'anni sono andato all'università per studiare lingue e letterature straniere, ma ho studiato soprattutto linguistica. I tradizionali studi umanistici avevano un'aria di torpore, mentre nei corsi di linguistica trovavo qualcosa che aveva il senso d'una ricerca con orizzonti ancora lontani. Erano gli anni in cui la riscoperta del corso di linguistica generale di Ferdinand De Saussure apriva la strada ad una riflessione su come si parla e come ci si capisce. Da questi studi si imparava che il significato non è una sostanza già assegnata alle parole, ma il risultato di processi di adattamento e differenziazione secondo le varie lingue e culture, e secondo l'impianto fonetico di ogni lingua. Il che porta a considerare una lingua non più come una serie di nomi appiccicati alle cose, ma piuttosto come un sistema di smistamenti per arrivare a intenderci su cosa stiamo dicendo.


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CONTRIBUTI
Massimo Rizzante

Per Gianni Celati

di Massimo Rizzante
Posso tranquillamente affermare che il poco che ho scritto, letto, tradotto fin qui, l'ho fatto per amicizia. Credo che tutti coloro che spendono buona parte della loro vita dedicandosi a quello che chiamiamo "letteratura" sanno o sospettano il significato di questa «virtù» che, secondo Kundera, è la sola a cui ci possiamo ancorare quando ci coglie il presentimento o la presunzione di avere delle sane convinzioni. Si scrive per qualche amico vivo, o in molti casi per qualche amico defunto, che non abbiamo mai conosciuto personalmente, ma da cui ci sarebbe impossibile separarci.
Nel caso di Celati l'amicizia non designa soltanto una relazione umana, ma il suo stare al mondo e, di conseguenza, la forma del suo narrare.
Quando dico che in Celati l'amicizia è la forma del suo narrare non intendo utilizzare nessuna categoria estetica, filosofica, teologica della parola amicizia. Non voglio dire, cioè, ad esempio, che i suoi racconti, i suoi saggi, le sue traduzioni riflettono un'idea del mondo fondata sul principio dell'amicizia. Voglio dire un'altra cosa: Celati si ispira all'amicizia, a una mutua simpatia degli elementi, per narrare.



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Gianni Celati (Sondrio, 1937) è uno scrittore, traduttore e critico letterario italiano.

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