TESTI & DOCUMENTI
sylvie richterová

Tre volte a casa

di Sylvie Richterová
La melodia del parco appena imbrunito
mi è nota come tutta la città
sono qui per la prima volta
e questa è la mia casa
sicura accogliente
Ma non so dove

Sbircio perplessa la giornata
da una delle porte
non so quale
Ho qui la mia tristezza
pericolosa e crudele
e so bene dove

Torno alla roulotte degli zingari
di via Prenestina
nella tenuta di campagna vicino a Český Krumlov
al grattacielo in riva al lago di Toronto
ai casermoni della periferia di Lodz
Sono di casa qui con la mia pelle memoria infanzia
con il cuore
Che sia io è certo
com' è certo che qualcun altro
sta scrivendo questa poesia




Altre poesie di Sylvie Richterová

ricordo

esorcismo n°2
CONTRIBUTI
Massimo Rizzante

Per Sylvie Richterová

di Massimo Rizzante
Sylvie Richterová è nata a Brno, che qualcuno ha definito «città più kafkiana di Praga». La stessa città dove sono nati, tra gli altri, Janácek, tra i massimi compositori del XX secolo, Skácel, uno dei grandi poeti moderni delle lettere ceche, gli scrittori Jan Trefulka e Antonin Kratochvil, la scrittrice Vera Linhartová – presenza prodigiosa dell'avanguardia praghese degli anni '60, e i due romanzieri cechi più conosciuti al mondo: Hrabal e Kundera. A Brno – quando era ancora «Kakania» – ci passò una parte della sua prima giovinezza e si diplomò al Politecnico uno dei grandi modernisti dell'Europa centrale degli anni '20 e '30, Robert Musil. Diceva Danilo Kiš, l'autore di Una tomba per Boris Davidović e Enciclopedia dei morti, altro romanziere centroeuropeo di lingua serbo-croata, che «nella vita di uno scrittore nemmeno il luogo di nascita è casuale». Nel 1963 Sylvie Richterová si trasferisce a Praga, dove studia lingue e letterature moderne e ottiene il suo dottorato in letteratura francese. Nel 1971 sceglie di vivere, caso abbastanza raro nell'emigrazione dell'Est, in Italia, a Roma, dove, dopo varie peregrinazioni universitarie, ha insegnato lingua e letteratura ceca fino al 2009. Sebbene in italiano oggi sia disponibile un solo romanzo, Topografia, pubblicato nel 1986 per le edizioni e/o di Roma (uscito in ceco nel 1983 con il titolo Místopis in samizdat), Sylvie Richterová è autrice di almeno altri quattro romanzi importanti: Návraty a jiné ztráty (Ritorni e altre perdite), uscito in francese con il titolo Retours et autres pertes presso le Editions de Septembre nel 1992 (ma pubblicato nel 1978 in samizdat e presso la Sixty-Eight Publishers di Toronto, la casa editrice fondata da un altro importante scrittore ceco in esilio Josef Škvorecký); Rozptýlené podoby (Figure dissipate), apparso in samizdat nel 1979 e poi a Praga nel 1993, romanzo con il quale nel 1994 ha vinto il Premio del Fondo Letterario Ceco; Slabikár otcovského jazyka (Sillabario della lingua paterna), uscito in samizdat nel 1986, poi, in forma di trilogia comprendente anche Ritorni e altre perdite e Topografia, a Praga presso Mladá Fonta nel 1991; Second adieu (Druhé loučení, Mladá Fronta, Praga, 1994, Gallimard, 1999); Každá věc ať dospěje na své místo (Che ogni cosa giunga alla sua destinazione. La seconda vita di Jan Lazar), 2014. La Richterová ha inoltre pubblicato in ceco due raccolte di poesie, Neviditelné jistoty (1994) e Čas věčnost (2003), e tre raccolte di saggi estremamente raffinati, Slova a ticho (Parole e silenzio) del 1986, apparso anche in lingua tedesca, Ticho a smích (Silenzio e riso) del 1997, con testi esemplari su Hasek, Nezval, Halas, Kundera, Linhartová e altri autori della letteratura ceca del XX secolo, e Místo domova del 2004. Importante le sue traduzioni in italiano de Il difetto delle pesche (Roma, 1981) di Jan Skácel e delle Opere postume del signor A. (Alfortville 1990) di J. Kolář. Nella prefazione alla traduzione italiana di Topografia Milan Kundera afferma: «Jean Cocteau definiva tutti i suoi romanzi "poesie di romanzo". Questa espressione mi è sempre piaciuta e distinguevo tra gli scrittori coloro che sono "poeti" del romanzo e coloro che non lo sono […] Essere poeta del romanzo significa concentrarsi ostinatamente sull'essenziale (esistenzialmente essenziale) ed eliminare il resto». Tutti i romanzi della Richterová sono una sfida ai romanzi scritti per essere adattati a un'altra arte (teatrale o cinematografica), ai romanzi che non hanno alcuna pretesa di scoprire un territorio sconosciuto dell'esistenza umana. Allo stesso tempo sono tutti romanzi di una poetessa del romanzo: lunghe ed erranti riflessioni poetiche sul segreto invisibile che si nasconde dietro a ogni esistenza, dove ogni parola, come nella poesia, è importante e dove la forma, anch'essa errante come i suoi personaggi, è costruita per brevi capitoli, piccole forme autonome e indipendenti che attraverso una tecnica calibratissima del collage giungono per ramificazioni insospettabili alla radice dell'opera, alla sua unità, che non è solo formale, ma fondata su alcune domande eterne e inesauribili.
Sylvie Richterová (Brno, 1945) è una scrittrice ceca.

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